17 Novembre 2009

IL 26 OTTOBRE MOBILITAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI AGRICOLTORI IN CALABRIA

Tratta da: www.viareggino.com

"Ci troviamo in presenza di una negativa evoluzione della crisi economica che, in agricoltura, sta accentuando sempre piu' una situazione gia' grave. Nel settore primario aumentano l'incertezza e la preoccupazione degli agricoltori. L'assenza di interventi immediati con strumenti idonei ed agili e la mancanza di una strategia di medio lungo periodo, comporta il reale rischio di abbandono delle attivita' agricole". Lo affermano, in un documento, i Presidenti regionali di confagricoltura Nicola Cilento, Cia Giuseppe Mangone, Copagri Carmelo Vazzana, Confcooperative-Fedagri Katia Stancato, Legacoop-agroalimentare Tommaso Innocenti.

I massimi esponenti delle organizzazioni regionali evidenziano come "in molti comparti i prezzi pagati all'origine non sono piu' remunerativi. La forbice tra costi di produzione e ricavi si allarga sfavorevolmente". "Ad oggi, per l'agricoltura - sottolineano - , non sono state attuate politiche di contesto utili al contenimento dei costi di produzione. Assolutamente inadeguati gli interventi sul fronte energetico, della promozione, dell'innovazione e della ricerca, mentre insufficienti misure si registrano nel campo previdenziale ed assicurativo nella prima lettura della legge Finanziaria 2010, approvata al Senato.

A causa di questo perdurante clima di incertezza, - proseguono - le associazioni, hanno indetto una mobilitazione regionale, che si svolgera' giovedi' 26 novembre 2009 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, che ha lo scopo di rappresentare alle istituzioni le istanze drammaticamente urgenti dell'agricoltura calabrese, la cui situazione, a livello di competitivita' e reddito, pare ormai prossima al punto di non ritorno. La volonta' della nostre organizzazioni - concludono Cilento, Mangone, Vazzana, Stancati ed Innocenti - e' di dar vita ad una mobilitazione unitaria, civile, autonoma, aperta a tutti coloro che giudicano l'agricoltura calabrese un patrimonio economico e culturale importante, che va salvaguardato e per questo motivo auspichiamo l'appoggio anche di tutte le istituzioni regionali e provinciali alle nostre legittime rivendicazioni.

Alla regione chiediamo un forte impegno sulle materie di propria competenza quali: normativa regionale, bilancio, credito, bonifica, ecc. Infine ribadiamo l'urgenza di apportare tutte le correzioni necessarie per un buon funzionamento della gestione del Piano di Sviluppo Rurale, per recuperare efficienza e tempestivita' nell'esame dei progetti presentati dagli agricoltori calabresi". (AGI) Adv