Spos.art alla Street Art Acquedolci 2022 – Intervista

di Dominga Carrubba - Conclusa la “Street Art Acquedolci” 2022 promossa dall’Associazione Turistica Pro Loco acquedolcese “San Teodoro” dal 5 al 10 settembre…

Spos.art alla Street Art Acquedolci 2022 – Intervista

Gli street artists della quarta edizione continuano i lavori di pittura per consegnare nuovi murales al borgo d’acqua dolce, affacciato sul Mar Tirreno, che guarda le “sette sorelle” eoliane e si estende ai pendii del Monte San Fratello sul quale si trova la Grotta di San Teodoro, importante testimonianza archeologica ed antropologica della Sicilia.

Appeso a una parete
ho visto il tuo disegnino:
su un foglio grande grande
c’era un uomo in un angolino.

Un uomo piccolo, piccolo,
forse anche
un po’ spaventato
da quel deserto bianco
in cui era capitato […]

(Gianni Rodari, Ad un bambino pittore)

Quel deserto bianco descritto da Rodari diventa il grigio muro per gli street artists, dove le crepe riempite da vernici sono segni d’arte, astratti o figurativi, consegnati all’immediatezza dell’immagine dalla forza d’impatto simile a quella tipica di un racconto illustrato.

Non a caso la “Street Art Acquedolci” 2022 ha proposto la realizzazione di un laboratorio creativo per i più piccoli, dai 7 ai 12 anni, guidati da Andrea Sposari, in arte Spos.art, insieme a Rossella, nell’Oratorio Murialdo dei Padri Giuseppini.

Il murales dei piccoli street artists mescola l’immaginario al reale e il giorno alla notte.

Forse che questa alternanza non caratterizza la quotidianità di ciascuno che sia piccolo oppure adulto?

I bambini hanno riprodotto il viaggio della mente che di notte sogna d’indossare la tuta di astronauta che dribbla le stelle puntinate nel cielo fino a raggiungere la luna.

Intanto un draghetto alato sprigiona una fiamma luminosa e calda che prende le sembianze del sole poggiato sulla verde superficie abitata da una casa, animali ed un albero fiorito grazie all’acqua portata dalla nuvola che i bambini disegnano come necessaria al ciclo dell’ambiente naturale.

Al centro del murales è disegnata una ragazzina che guarda e viene guardata, quasi a volere rappresentare la vita che si rinnova nell’avvicendarsi delle stagioni in uno spazio segnato dalle impronte di mani come a volere dire “anch’io fra tante”.

Abbiamo incontrato proprio Spos.art, street artist messinese fra i partecipanti alla “Street Art Acquedolci” 2022 e responsabile del laboratorio creativo.

L’intervista

Come nasce la sua passione per la street art?

"La mia passione per la street art nasce circa a 14 anni per caso completamente.

C’era una forte scena nel messinese e anche nel catanese.

Mi sono avvicinato inizialmente al mondo dei graffiti, dopodiché con l’evoluzione personale si è passato alla street art."

Comunicare oppure “fare arte” è condivisione?

"Beh, in realtà è la stessa cosa, se ci pensiamo.

Nel senso che comunicare vuol dire anche condividere un pensiero.

Quindi direi entrambi.

Il mio profilo artistico è prevalentemente figurativo e quasi surrealista. 

La libertà creativa in realtà dipende.

Come dico spesso, la libertà è anche responsabilità.

Pertanto, la libertà creativa dipende dal contesto in cui ci si trova.

Sono del parere che bisogna sempre rimanere in qualche modo attinenti al contesto, ammenoché il contesto non richieda di darvi un taglio netto e creare una spaccatura.
Sì alla libertà creativa, però comunque entra in gioco la responsabilità dell’artista.

In realtà, l’ispirazione arriva senza accorgersene.

Può arrivare dovunque: sotto la doccia o parlando con una persona qualsiasi.

Si tratta di un processo molto elaborato.

Alcune volte non si conosce nemmeno da dove arrivi e altre volte, invece, basta una parola, una canzone, leggere qualcosa.

Quindi, l’ispirazione può derivare veramente da qualunque parte."

Quali tecniche e quali colori predilige per i suoi murales?

"La tecnica prevalentemente è quarzo e spray, vale a dire elaboro le campiture con i quarzi e i dettagli usando le bombolette spray.

La scelta dei colori dipende tanto dal contesto, perché comunque la street art deve essere in qualche modo inglobata in un luogo al quale rimane strettamente legata.

Quindi, i colori spesso dipendono da quanto si trova d’intorno.

Ma, essendo un figurativo, di sovente ci sono dei colori tendenti al marroncino, al carne e via dicendo…"

Quale messaggio viene veicolato con l’opera scelta per la street art 2022 ad Acquedolci?

"In questo caso particolare è la libertà d’espressione, avendo realizzato il laboratorio con i ragazzi che, infatti, erano liberi nel disegnare qualunque cosa pensassero.

Ritengo questo importante, perché spesso i ragazzi vengono anche troppo veicolati, magari dalle ambizioni dei professori o da tutto quello che c’è d’intorno

Invece, ci si dimentica che vanno lasciati liberi.

Anche i ragazzi sanno quello che fanno."

[...] Ma la prossima volta,
ti prego di cuore,
disegna un uomo più grande,
amico pittore.

Perché quell’uomo sei tu,
tu in persona, ed io voglio
che tu conquisti il mondo:
prendi, intanto
tutto il foglio!

Disegna figure
grandi grandi,
forti, senza paura,
sempre pronte a partire
per una bella avventura.

(Gianni Rodari, Ad un bambino pittore)

Se ciascuno alimentasse il “bambino pittore”, allora le mani disegnate dai bambini di Acquedolci rappresenterebbero le impronte di chiunque si adoperi nel comporre le tessere dei valori etico-sociali sotto il segno dell’armonia individuale e collettiva.