Restare al… verde

Restare al… verde

di Giuseppe Previti -

Senza nulla togliere ai meriti di questa Amministrazione in tema di politiche ambientali, qualche riflessione in merito alla nuova piantumazione di alberi nel centro cittadino però va fatta.

Non si capisce il perché si lascia uno “spazio enorme, per mettere a dimora i nuovi alberi, mentre nel resto della città, nella parte bassa del Viale San Martino, per esempio, lo spazio dedicato è meno della metà. Lo stesso identico spazio è stato utilizzato - sempre nella stessa via - per rimpiazzare gli alberi mancanti senza che sia stato necessario allargare lo spazio dedicato come sta avvenendo in via Natoli e strade adiacenti, o anche in via Colombo per citarne alcuni.  Anche il sistema posto a “difesa” della crescita dell’albero non ci pare sufficiente. Se si pensa che anche per distrazione o per una manovra azzardata di qualche poco accorto automobilista, gli assi posti a sostegno saranno ben presto abbattuti, mentre il sistema usato sia sul Corso Cavour o in altre vie, con una mezza luna di metallo a protezione è stato certamente vincente.

Nelle strade del centro, oggetto dei nuovi interventi, immaginiamo che l’albero vada messo a dimora dopo aver realizzato una idonea buca.  Ad oggi, pur non vedendone nemmeno una, riteniamo che sia messa già in conto, per cui non ci soffermiamo, augurando, inoltre, che questo nuovo sistema di drenaggio sia “efficiente”.  Aggiungiamo che lo spazio dedicato, cosi come è stato realizzato, oltre a ridurre le aree di sosta a pagamento, con minore entrate per l’erario, crea qualche difficoltà nel parcheggiare.

Ci auguriamo fortemente che la stessa attenzione sia rivolta anche nelle periferie, spesso abbandonate al loro destino. Dal viale Giostra a Gazzi, ma tutti gli assi viari che conducono in autostrada sono in pessime condizioni, ci sembrano lande deserte, “orfani” di alberi e/o piante. Gli ultimi alberi messi a dimora lungo il viale Giostra risalgono agli anni ‘90, con 21 pini (uno è stato tagliato qualche anno fa). Poi il nulla. Aiuole ancora con cemento o coperte da erbacce mentre lo spartitraffico centrale è diventato una pattumiera anziché un’accogliente e lunga fioriera.

Molti spazi, sparsi un po’ ovunque in città, prima dimora di innocenti alberi, ora sono “buchi neri”, in strada, nei marciapiedi, in aiuole, piccoli e/o grandi che chiedono giustizia.

Spazi adibiti al verde, come quelli adiacenti la villetta Gino Prudente (piazza Castronovo), sia la parte a monte (lato viale Regina Elena) che lateralmente potrebbero ospitare alcuni di questi alberi. Come gran parte delle aiuole sparse in città.

Il sistema dell’adozione, proposta già negli anni ‘90, quando ricoprivo il ruolo di Consigliere Comunale, potrebbe essere esteso anche agli alberi adiacenti la propria abitazione, la propria bottega, il proprio ufficio, negozio o centro commerciale che sia, ecc., apponendovi la targhetta dell’adottante.

Adesso non siamo qui a ricercar colpevoli. Non ci interessa. Chiediamo solo che da domani mattina ci sia la necessaria e dovuta attenzione per tutte le periferie, che rappresentano, come il sistema cardiovascolare, le arterie secondarie che portano al sistema cuore. Ma alla fine, si sa, se non funzionano le arterie periferiche anche il cuore più sano si ammala e muore.

Siamo fiduciosi che a tutto ciò si può porre rimedio e confidiamo nell’Amministrazione acché ciò avvenga.