De Pasquale espone “Sulla rotta del cuore” – Intervista

di Dominga Carrubba - È la volta di Villa Bosurgi ad Isola Bella per ospitare “Sulla rotta del cuore” di Concetta De Pasquale dal 21 luglio al 4 novembre 2024...

De Pasquale espone “Sulla rotta del cuore” – Intervista

La mostra, a cura di Andrea Guastella, si compone di opere su carta, carte nautiche e una installazione site-specific ispirate a Lady Florence Trevelyan – filantropa e botanica vissuta tra l’Ottocento e il Novecento – che, allontanata dalla corte inglese, trovò a Taormina il suo destino dal 1884 al 1907, legandolo per sempre a quello della “perla dello Ionio”.

L’esposizione è composta anche dagli acquarelli su carta cotone realizzati durante un soggiorno in Indonesia, a Siladen, nell’arcipelago di Bunaken, ed esposte in mostre organizzate, a Bali e a Bandung, dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta.

Il silenzio delle profondità marine ha consentito a Concetta De Pasquale di riconoscere il tempo come la quarta dimensione dell’Arte.

Scrive l’Artista:

«Questo scollamento da uno schema cronologico stabile diventa il punto di riferimento permanente dell’arte e, se l’arte realmente incarna lo spirito del tempo, l’animo dell’artista si stende su tutto

Da Siladen si approda ad Isola Bella, seguendo la rotta del cuore nel traversare il mare, incessante testimone della storia umana.

Parco archeologico Naxos Taormina, Isola Bella - Sulla rotta del cuore

Spiega Gabriella Tigano, Direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina:

«Concetta De Pasquale ha pensato a un omaggio alla vicenda di Florence Trevelyan […] ha immaginato un percorso evocativo fatto di mappe nautiche e visioni di fondali marini, quelli che dall’amata Inghilterra condussero la nobildonna a questo piccolo Eden siciliano. Una “Rotta del cuore”, come recita il titolo, che inizia dall’installazione di una barca in una delle sale più evocative di Villa Bosurgi, la “casa della roccia” costruita dagli ultimi proprietari realizzando vari padiglioni separati da quinte mobili ancorate alle pareti di pietra, sale conviviali immerse nel verde, camere a strapiombo sul mare e sinuose piscine che seguono la morfologia dell’isolotto […]».

Guardare le opere di Concetta De Pasquale significa iniziare un viaggio sotto il segno della contemplazione, che non separa ma congiunge, non isola nell’isola ma ne amplifica in un abbraccio di acque il “valore naturalistico, storico e culturale”, come descrisse l'Assessorato regionale dei beni culturali con decreto nel 1984 - su sollecitazione del Comune di Taormina - nel ritenere l'Isola Bella un «monumento naturale». Nel 1998 fu istituita riserva naturale orientata.

L’isolotto in roccia calcarea è distante pochi metri dalla terra ferma, collegato da un lembo di ciottoli scoperti o coperti a seconda della bassa o alta marea.

Quello stesso “piccolo lembo di paradiso sulla terra” di cui parlava Goethe nel suo Viaggio in Italia nel 1787.

Non a caso si è scelta la parola “contemplare”, perché il suo significato ci porta a ritagliare una porzione di cielo, in latino templum, come l’augure, l’antico sacerdote, provvedeva alzando il lituo, ovvero un breve bastone dalla punta ricurva di origine etrusca, poi diventata a spirale e in forma più lunga, oggi assimilabile alla pastorale.

L’augure delineava una porzione di cielo per leggervi gli auspici, così da trasformare le congiunzioni degli astri e il volo degli uccelli in messaggi divini.

Mutuando il titolo di un evento curato dallo scrittore francese Tahar Ben Jelloun, Mediterraneo specchio del cielo, diventa facile trasporre il cielo al mare, pensando l’uno come specchio dell’altro.

Ecco che contemplare un ritaglio di mare delineato dai segni di antiche carte nautiche, recuperate da viaggi di vite vissute, significa rendere immanente il passato, dandovi nuova linfa vitale nel presente che viaggia in spazi che congiungono il tempo dell’anima a quello del corpo, l’individualità all’alterità.

Si trasmuta il ricambio delle onde che risuona su spiaggia con gli approdi che si avvicendano nel ricambio di esperienze, emozioni e progetti, da immaginarsi come variegate sponde dove la barca esistenziale ci traghetta.

Questo è il leitmotiv dell’arte visionaria della De Pasquale, tramite la quale iniziare un percorso interiore sulla rotta del cuore, interprete di storie incontrate, scoperte, ri-conosciute simili alla propria storia, laddove le affinità si trasformino in mappe relazionali.

A proposito della barca – installazione, progettata e realizzata da Salvatore Ricca, l’Artista spiega:

«Ho immaginato così nella grande e articolata “Sala del bigliardo”, che fa parte di uno degli ambienti estrosi della casa della famiglia Bosurgi realizzata sull’Isola negli anni Cinquanta, una operazione Site-specific che raccontasse questo approdo del cuore […]

L’ambiente si articola lungo un percorso della pianta irregolare che tra pochi muri e tante vetrate ingloba una parte di roccia dell’Isola, un vero prolungamento verso l’azzurrità del mare, testimonianza di un luogo senza confini.

Ed è proprio in questo percorso irregolare, che ho immaginato un Unicum Installativo dove lo spettatore si trova a rivivere il viaggio.»

La barca campeggia nella stanza come un caldo grembo materno custode di destini raccontati da carte nautiche con le rotte che hanno guidato la nobildonna Florence Trevelyan attraverso i porti dell’Oceano e del Mediterraneo.

Aggiunge l’Artista:

«Ho immaginato la sua navigazione lungo le coste atlantiche dell’Europa fino allo Stretto di Gibilterra per giungere, dopo gli approdi del Nord Africa, in Sicilia dove infine sbarca a Taormina

Così l’Unicum Installativo amplifica l’UniversoMare rievocando la sacralità della barca nella cultura egizia, ovvero la Barca solare o celeste che percorreva i due cieli, trasportando il sole rigenerato ogni giorno all'alba e secondo il dogma eliopolitano era il simbolo religioso di rinascita dalla morte a nuova vita.

Senza trascurare che la luce del sole rifrangente le vetrate e il pavimento rosso-arancio di Villa Bosurgi riporta ancora una volta ai Testi delle Piramidi, appunto alla cosmogonia eliopolitana, ponendo al centro del mito della creazione il dio solare Atum, nato dall'oceano primordiale, Nun, prima del cielo e della terra.

Torna l’UniversoMare, alveo primordiale della vita e della rinascita anche dagli abissi interiori.

«I suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi» (Charles Baudelaire, Corrispondenze)

Le carte nautiche di Concetta De Pasquale omaggiano la capacità comunicativa e sinestetica dell’arte nel rimandare da un senso all’altro, tra lingue, tecniche e mezzi espressivi diversi.

Poesia e musica si amalgamano tramite la pittura esperienziale dell’Artista, che acquerella sulla carta col proprio stesso corpo in un movimento che mescola tecnica e gestualità visionaria.

Il catalogo che presenta la mostra “Sulla rotta del cuore” - con saggi degli storici dell’arte Andrea Guastella e Marco Marinacci - si apre con la poesia “L’invitation au voyage” di Charles Baudelaire, adattata in traduzione italiana dal filosofo Manlio Sgalambro con le musiche di Franco Battiato. La canzone è inserita nell’album Fleurs del 1999.

 […] Il mondo s'addormenta in una calda luce

Di giacinto e d'oro.

Dormono pigramente i vascelli vagabondi

Arrivati da ogni confine

Per soddisfare i tuoi desideri.

I tuoi desideri...

 Le matin, j'écoutais les sons du jardin

La langage des parfums, le langage des parfums:

des fleurs...

(Sgalambro/Battiato, Invito al viaggio)

 

Piace pensare che anche Lady Florence abbia ascoltato “i suoni del giardino, il linguaggio dei profumi, dei fiori”, arrivata a Isola Bella, quando fu esiliata dalla Regina Vittoria per il sospetto di intrattenere con il Principe Edoardo una relazione adulterina.

La cugina Florence era undici anni più giovane di lui.

Alla Regina Vittoria non rimase altra scelta che allontanare Florence per evitare lo scandalo. L’esilio durò circa trenta mesi.

Florence, una volta allontanata dalla Corte, iniziò a viaggiare dall’India all’Australia, dalla Birmania all’Africa, fino ad arrivare in Sicilia, a Taormina.

Dalle lettere di Lady Florence - trascritte nel libro Taormina segreta: La Belle Époque 1876 – 1914 del nipote Dino Papale - si apprende il suo innamoramento di Taormina, quando vi arrivò per la prima volta:

«A Taormina mi sono trovata finalmente a casa e sono ripartita con molto dispiacere […]».

Infatti, vi ritornò. Era il 1884, così continuando a coltivare le sue passioni: letteratura, arte, botanica, zoologia.

Nel 1890 acquistò Isola Bella al costo di 5700 lire, desiderosa di trasformarla in un giardino inglese con felci, palme, pini, pergolati di gelsomini e buganvillea esotici.

In cima all’isolotto fece poi costruire una casetta.

Lady Florence trasformò l’esilio in una rinascita, dimostrando come salpare non è approdare, perchè ogni viaggio è un cambiamento da percorrere sulla barca che può essere uguale nello spazio e riconoscibile allo sguardo, ma comunque diversa nel tempo, perché mutano i sentimenti timonieri e la rotta del cuore delineata dalle circostanze che formano le tappe della vita.

Ayo visto lo mappamundi

É la carta dei naviguari,

Ma Sicilia me pari

La più bella d'aquesto mundi […]

 Ayo visto lo mappamundi è il brano del XV secolo di autore anonimo per voce e chitarra battente, corni di conchiglia e flauti in osso, eseguito durante l’inaugurazione da Giuseppe Severini, liutaio e ricercatore di suoni.

Mentre la cantautrice Cristina Bringheli ha interpretato canti celtici.

Ebbene, anche la scelta dei brani è un elemento performante il viaggio allegorico proposto da Concetta De Pasquale, se pensiamo che il triskell è il simbolo celtico più conosciuto, antesignano della triscele di Sicilia… La più bella d'aquesto mundi

E, soprattutto, le spirali del triskell evocano la sezione aurea del Nautilus, compagno di viaggio sulle carte nautiche dell’Artista.

Di certo Lady Florence è un esempio di rinnovamento ed espansione nel segno della conchiglia Nautilus.

Concetta De Pasquale, cenni biografici

Nasce a Salò (BS) nel ‘59, si laurea in Lettere Moderne, specializzandosi in Storia dell’Arte all’Università di Urbino.

Successivamente si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dove frequenta gli studi degli scultori Fausto Melotti e Nanni Valentini, suoi maestri nell’uso minimale e rigoroso della materia. Dopo le prime esperienze con materiali diversi, la sua attenzione si ferma sulla carta che diventa supporto privilegiato per una pittura organica essenziale ed intima che indaga il corpo nella sua doppia valenza, fisica e spirituale.

Oggi vive e lavora nel suo studio sul mare, in Sicilia, intraprendendo spesso viaggi in barca a vela come “Pittrice di bordo” per realizzare personalissimi taccuini di viaggio.

Per la città di Messina nel 2010 ha progettato e realizzato una scultura monumentale per la piazza del Teatro Vittorio Emanuele, omaggio al suo maestro Fausto Melotti.

Dal 1979 ad oggi ha esposto in spazi pubblici e gallerie private in Italia e all’estero:

Stoccolma, Lisbona, Parigi, Nizza, Principato di Monaco, Londra, Madrid, Strasburgo, Budapest, Bruxelles, Berlino, Lugano, Dubai, Bali e Bandung in Indonesia, realizzando mostre personali e collettive in prestigiosi Musei e Spazi Istituzionali.

Ha partecipato a diverse residenze d’artista (Italia, Indonesia, Kenia) e rassegne internazionali, fra le quali:

la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea (Firenze, 2003); Le avventure della forma (Seravezza, 2012); 54° Biennale di Venezia; Artisti di Sicilia ed Expo Milano (2015); BIAS (2018-2020, Palermo, Sicilia, Venezia, Egitto, Israele).

Di recente ha partecipato alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con il progetto PostUmano Reliquie in viaggio nell’ambito del Padiglione San Marino.

Nel 2023, invitata dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta, ha esposto al Museum Pasifika di Bali e al Sulasar Sunaryo Art Space di Bandung con la personale “The Breathing Sea”

Mentre per i cento anni del Museo Storico Navale di Venezia era alla Blue Gallery di Venezia. Sue opere sono presenti in musei e in importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.