GLI EBREI E IL CREDITO DELLA SHOAH

Vittorio Maria di Carlo "L'attesa" 1973 - olio su tela, cm 70 x 50

di Nino Gussio -

Gli inveterati razzisti, soprattutto di ideologia fascista, affermano che gli ebrei sono una casta che vivono di rendita in virtù dell'olocausto (è preferibile Shoah).

Ai razzisti di ogni colore, ignari o non curanti del recente tragico passato, bisogna ricordare che 6.000.000 di ebrei assassinati nei lager nazisti più altri milioni di diverse etnie sono in eredità come colpa da espiare all'intera umanità e costituiscono una atroce sconfitta del concetto del valore dell'uomo che le civiltà nel corso dei secoli hanno elaborato ma purtroppo puntualmente tradito.

Ancora una volta le nefandezze razziste del passato non sono state utili per estirpare la mala pianta dell'antisemitismo, anzi assistiamo ad una sua rifioritura, ancora non costituisce un dogma laico condiviso da tutti l'inviolabilità della vita, della libertà, della dignità della persona a prescindere dall'etnia, dalle convenzioni ideali e di fede.

Dopo i fatti di Gaza, derivati dalla strage del 7 ottobre, il supposto credito degli ebrei derivante dalla Shoah si è alquanto assottigliato perché nemmeno agli eredi delle vittime nazifasciste è consentito essere spietati con i loro nemici palestinesi che tra l'altro hanno buone ragioni.

Bisogna eliminare le ragioni dell'odio di questo conflitto permanente sia per i palestinesi sia per gli israeliani, bisogna ripristinare, se è mai esistito, il credito della Shoah come patrimonio per un'etica universale per combattere tutti i razzismi, tutte le violenze.

Liliana Segre non deve più angosciarsi che l'antisemitismo ritorni in auge e tutti noi non dobbiamo non sentirci anche ebrei se scegliamo di aderire al valore del primato dell'uomo al di là di ogni diversità storica culturale etnica.

Per chi scrive queste note è incomprensibile che il razzismo europeo abbia scelto come bersaglio preferito gli ebrei che tra l'altro risulta impossibile differenziali diversi per etnia. I contributi che hanno dato alla nostra civiltà sono incalcolabili. Chi è per pregiudizi razzisti contro di loro è contro il concetto stesso di umanità, predilige la disumanità la quale, per essere sconfitta, necessita che gli Abele concertino i Caino.