Ha compiuto 80 anni, ma l’Anpi non li dimostra
Il 6 giugno del 1944 nasceva l’Associazione nazionale partigiani d’Italia; nel 2006 apriva le iscrizioni anche ai non combattenti; nel 2024 l’Anpi messinese conferma la sua “solita” e solida fedeltà ai valori della Costituzione. E lo fa festeggiando insieme il compleanno venerdì 22 novembre (ore 17) nel salone dello Spazio Saraj (via Citarella n. 33). Naturalmente all’evento sono invitati tutti i cittadini.
I saluti saranno portati da Giuseppe Martino, presidente provinciale dell’Associazione, mentre Giuseppe Restifo, vice-presidente, parlerà degli ottant’anni di attività antifascista. Sarà anche l’occasione per ricordare come nello stesso 1944 la Giunta municipale di Messina decise l’intitolazione del Villaggio Matteotti al socialista ucciso dai sicari fascisti vent’anni prima.
Daniele Ialacqua interverrà subito dopo per illustrare l’opposizione dei democratici al cosiddetto “decreto sicurezza”, un feroce attacco alla libertà di espressione garantita dall’art. 21 della Costituzione,
L’anniversario dell’Anpi sarà anche l’occasione per un incontro con le famiglie dei partigiani, dei deportati e dei patrioti, che impegnarono la propria vita per la costruzione di una nuova Italia da consegnare alle generazioni successive. “Meridionali nella Resistenza” ce ne furono tantissimi: ne darà conto il cortometraggio che sarà proiettato nel corso della serata.
Pasta al forno “antifascista” e buon vino per tutti sono previsti, insieme all’esibizione musicale del Duo Live: Paola Fazio (voce) e Leonardo Zappalà (chitarra).
Anche oggi è tempo di Resistenza: gli impegni presi 80 anni fa sono più vivi e forti che mai. Il vincolo morale di ieri proietta l’Anpi sulle grandi questioni umane odierne e guardando alle generazioni future.