Lettera al Presidente Mattarella: “Ponte sullo Stretto di Messina. Relazione integrativa”

Messina (foto nuovosoldo.com)

 

c.a. sig. Presidente della Repubblica, Prof. On. Sergio Mattarella  

                                                                     

protocollo.centrale@pec.quirinale.it  

                                                                   

Oggetto: Ponte sullo Stretto di Messina. Relazione integrativa.

 

 Ad integrazione di tutte le precedenti note sull’argomento di cui all’oggetto, prendiamo atto che Salini ”sfida”,  Salvini “osa”, tutti e Due, quindi, sanno che il ponte sullo stretto di Messina a una sola campata è ad altissimo rischio. 

Tutti e Due, con le loro dichiarazioni, mettono al corrente Tutti (Parlamentari e Alte Cariche dello Stato) che si sta trattando di una proposta la cui riuscita, in termini di fattibilità e continuità di esercizio, è altamente a rischio. 

Nessuno sembra tener conto che, per le dichiarazioni (sfidare e osare) secondo quanto previsto dagli articoli 9 e 42 della Costituzione Italiana, si stanno proponendo attività al limite della legge, se non fuori dalla legge. 

Tutti e Due i su nominati (Amministratore delegato della Webuild e Ministro), con le loro dichiarazioni, sembrano avvertire che si sta proponendo qualcosa di tecnicamente non nella piena sicurezza. Qualcosa che, invece, per il solo carattere estremamente invasivo, richiederebbe il più alto grado di affidabilità (la sicurezza nei secoli).

Tutti e Due sembrano sapere che il ponte ad una sola campata sarebbe una struttura a rischio come di fatto essa si dimostra essere: In tanti anni (almeno 20) e fino ad oggi, non si è riusciti a definire un progetto esecutivo.

 I consulenti tecnici del Ministro, evidentemente, sanno che il problema della  “fatica”  per le strutture portanti (in particolari cavi) sono, con i materiali attuali, non risolvibili in piena affidabilità e sicurezza. 

Nelle interviste di Salini e altri tecnici si parla sempre di un progetto definitivo (non esecutivo) e si fa riferimento solo alle prove in galleria del vento sull’impalcato, come se tutti i problemi fossero solo quelli e già risolti. Esiste una serie di problemi che le varie commissioni Tecniche, nel tempo, hanno evidenziato, e ancora, mancando il progetto esecutivo, mai risolti.  

 

Il ponte ad una campata è tecnicamente non fattibile perché una struttura soggetta costantemente a sovraccarichi (effetto vento) dinamici. In tali condizioni, per la lunghezza della campata (3300 m), i materiali attuali non possono assicurare la idonea stabilità in sicurezza nel tempo.

Per quanto sopra detto, la ricerca di 9 esperti, così come previsto dal decreto “ponte sullo stretto”, difficilmente, a mio avviso, troverà professionisti disposti a assumersi le dovute e necessarie responsabilità (almeno che non siano, già oggi, ultrasettantenni).

 

In conclusione si richiede:

  1. l’intervento delle più alte Cariche dello Stato per fare chiarezza sul significato pratico che alle parole “sfida” e  “osare” i due, Amministratore delegato e Ministro, avevano rispettivamente dato. 
  2. di approfondire, già in questa fase, anche sulla base delle dichiarazioni dei Due autorevoli Personaggi prima citati, la fattibilità (con il totale completamento) della struttura “Ponte sullo stretto di Messina”.

Deferenti ossequi.  

Prof. Ing. Antonino Risitano, gia’ Docente Ordinario di Costruzioni di Macchine al Politecnico di Torino e all’Università di Catania

Ing. Carmelo Cascio

 

Messina 20 .07.2023