Conquistatori di libertà


Carlo Cherubini "La sosta" olio su tela, cm 25 x 35
di Nino Gussio -
La conquista della libertà è avventura nobile ma alle volte la sua pratica si rivela nel quotidiano squallida. È il caso dei sovranisti leghisti e dei neofascisti che per smarrimento e per insipienza della maggioranza degli elettori governano l'Italia.
La libertà è pratica nobile se mira ad affermare quei valori che migliorano la persona e la società come la solidarietà, l'onestà, l'indipendenza di giudizio. Se invece mira a dar sfogo alle più basse pulsioni, prevarica e prepara il terreno ai razzismi, alle discriminazioni e alle inimicizie. Così si trasforma in arbitrio che dell'arroganza, dell'egoismo è manifestazione.
I leader della lega e dei neofascisti basano la loro propaganda politica su queste aberranti posizioni e l'odio e l'oppressione sono i messaggi che ne derivano. Entrambi le forze politiche mettono in campo perfino Dio di cui, da atei malfidati o da falsi credenti, non hanno idea, almeno del Dio rivelatoci da Gesù, superficialmente si riferiscono ai riti, ai costumi della tradizione religiosa ma tradiscono nel concreto il messaggio evangelico fondato sull'amore e sulla fratellanza universale. Dicono in sostanza, come i nazisti che Dio è con loro (forse solo per eredità storicofilmica) e non ricordano o non sanno che questa torva, falsa presunzione ha contribuito alla devastazione della seconda guerra mondiale. Stessa considerazione scaturisce dal concetto che hanno della famiglia e della patria che sono intesi come forme di appartenenza autoreferente per escludere e per combattere persone ed etnie che secondo i loro pregiudizi non meritano uguali diritti e uguali opportunità.
Ovviamente tutto questo non è solo farina del loro sacco, circola da tempo in mezzo a noi, essi famelici di potere e di prebende lo smerciano come loro produzione e pertanto si alleano con la feccia politica europea a scapito della libertà e della pace dei popoli.