Disperata ironia

Carlo Cherubini "Arlecchino" - olio su tela, cm 40 x 30

di Nino Gussio -
A Gaza senza acqua e senza elettricità e con bombardamenti a tappeto il genocidio palestinese è assicurato, entrerà poi l'esercito per completare l'opera e agli assassini di Hamas o a chi verrà dopo di loro si fornirà qualche giustificazione per continuare nelle rappresaglie terroristiche. Un trattamento simile non l'ha subito nemmeno la Germania nazista. Dopo la mattanza e la desolazione dei sopravvissuti forse l'ONU o qualche resistente paese arabo costruirà un memorial imitando magari quello israeliano, per le vittime di Gaza. Ma non a perenne ricordo e come monito per le future generazioni perché sono monumenti autocelebrativi.

Probabilmente dalla Palestina, come dall'Ucraina il fuoco della guerra non si espanderà per incendiarci tutti perché i potenti sono ludopatici dello sterminio e della devastazione e per loro il gioco non può finire, continua.