Sognare ad occhi aperti contro l’orrore del tempo attuale

Fiori di carta - nuovosoldo.com

di Nino Gussio -

Sarebbe moralmente dirompente che i palestinesi cessassero ogni resistenza violenta allo strapotere dell'esercito israeliano e con una stella gialla cucita sui vestiti andassero silenziosi per le vie di Israele e della Palestina per ricordare le sofferenze e il massacro che gli ebrei hanno subito nei lager nazisti. Il messaggio ed il monito vogliono esprimere che le vittime non hanno colore, né ideologie, appartengono a tutta l'umanità, sono testimoni del male subito che esige riscatto da parte di tutti i popoli della terra.

L'odio riscalda cuori, forse più dell'amore, ma orienta la vita verso la morte; l'amore invece è inno alla bellezza e genera la vita. Cedere all'odio è agevole, quasi istintivo perché è l'attraente cupio dissolvi, scegliere e praticare l'amore è impresa somma perché mobilità il nostro essere spirituale che ha come scopo la pienezza dell'umano divenire.

Non sia per i palestinesi la stella di Davide gialla una forma di sfida, di provocazione (sarebbe bene e più significativo che fossero da noi imitati) ma un modo per esprimere che nessuna creatura umana merita persecuzioni e morte violenta. Noi cristiani abbiamo il crocifisso come simbolo di redenzione e per mezzo del martirio di Gesù, figlio di Dio e dell'uomo, cerchiamo riscatto e salvezza. Sia gli ebrei, sia gli islamici hanno concezioni religiose diverse, la sacralità risiede nei libri, rispettivamente nella Torah e nel Corano, fonti di tutte le verità. Gli ebrei rifiutano che lo sterminio nazista abbia fatto delle loro vittime un olocausto, è solo genocidio, Shoa da cui se ne esce nel nome d Elohim (?) seguendo gli insegnamenti della Torah. Similmente è per gli islamici, per i quali le sure del Corano esprimono la totalità della fede e dell'esistenza. I palestinesi sentono la cacciata dalla loro terra, dalle loro case come catastrofe, Nakbar (?) , come punizione divina da cui riscattarsi nel nome di Allah combattendo.

È evidente però che sia per i cristiani sia per gli ebrei sia per i musulmani Dio creatore è padre di tutti ed è assurdo che la violenza sopravanzi la volontà, il bisogno di pace. È necessario sciogliere i nodi che ci legano ad un passato e ad un presente fratricida. Solo il perdono e il pentimento possono arrestare la spirale di odio e di annichilimento. La porta che conduce al bene è stretta e ardua da attraversare, quella del male è ampia ed agevole ma per la vita, per amore di noi e dei nostri figli è la porta stretta da attraversare. Sarebbe stupefacente, miracoloso che fossero liberati tutti gli ostaggi che Hamas trattiene, senza contropartite, improvvisamente e sarebbe bello che il popolo di Israele piangesse di gioia, che il suo esercito, cessasse ogni azione bellica. Ma è solo un sogno perfino ad occhi aperti.